L’epidemia da Covid-19 ci ha messo a dura prova ma non è bastata a guastare il Natale: pur adeguandoci alle restrizioni dovute alla situazione epidemica, anche lo scorso anno abbiamo celebrato le festività natalizie e l’inizio del nuovo anno senza farci mancare ricchi e abbondanti pasti, dove possibile scambiando brindisi e auguri con i nostri cari.  Se queste occasioni sono senza dubbio un toccasana per lo spirito, ben poco aiutano invece il benessere del nostro apparato digerente, lasciando spesso una fastidiosa sensazione di gonfiore addominale. Quali possono essere cause e rimedi di questa sconfortante condizione?

Il gonfiore addominale deriva da un accumulo di gas a livello gastrointestinale, che può provocare una tensione all’altezza dell’addome a volte associata a uno spiacevole inestetismo, ma soprattutto a un intenso dolore. Va precisato anzitutto che questa condizione non è necessariamente connessa a uno stato patologico; la presenza di gas nel tratto gastrointestinale è infatti del tutto normale: non solo ingeriamo costantemente aria durante la deglutizione di cibi e bevande, ma produciamo gas come conseguenza della digestione.

La formazione di gas nell’intestino si deve infatti alla fermentazione di alcuni alimenti da parte dei “batteri buoni” che compongono il microbiota intestinale. In condizioni di normalità, la maggior parte del gas è assorbita dalle pareti dell’intestino e messa in circolo nel sangue, per poi essere eliminata con la respirazione. Il gonfiore addominale si presenta invece quando il gas rimane intrappolato lungo il tratto gastrointestinale, eccedendo le normali quantità: questo avviene per esempio in seguito a abbuffate lunghe e ripetute.

Come contrastare allora questo comune disturbo? Anzitutto, la correzione di alcune semplici abitudini può contribuire al nostro benessere intestinale: buona norma è masticare sempre lentamente e mai coricarsi immediatamente dopo i pasti. Se valutato insieme a un medico o a un professionista in nutrizione, un ulteriore accorgimento può essere quello di limitare il consumo di cibi potenzialmente alla base di un’eccessiva produzione di gas nell’intestino (ad esempio alcune verdure, legumi, latte e bibite gasate), facendo attenzione a mantenere un corretto equilibrio della dieta.

Mentre nella maggior parte dei casi il gonfiore addominale si presenta a episodi isolati e si risolve autonomamente, quando le manifestazioni si protraggono nel tempo possono essere il segnale di altri disturbi: sindrome dell’intestino irritabile, appendicite, celiachia, intolleranze e disbiosi sono tra le più comuni problematiche associate a questa condizione. In caso di ripetitività degli episodi è quindi opportuno e consigliato rivolgersi al proprio medico.

 

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