In un momento di restrizioni come quello dovuto all’attuale situazione epidemica, la perdita della routine può causare fastidiosi disturbi del sonno, con tutta una serie di potenziali ripercussioni. Problemi di apprendimento, disattenzione, scarsa memoria, disturbi metabolici o problemi alimentari sono infatti alcuni dei deficit di cui specialmente i più piccoli rischiano di fare esperienza.

I disturbi del sonno si possono manifestare a diverse età e in più forme, dall’insonnia alle parasonnie (per esempio i risvegli confusionali), dai disturbi del ritmo circadiano a quelli respiratori.  Mentre le cause genetiche restano rare, spesso queste manifestazioni sono correlate ad abitudini di vita scorrette, che nelle prime fasi di vita del bambino sono tipiche dei genitori – prima tra tutte, la condivisione del lettone – mentre durante l’adolescenza diventano più appannaggio dei ragazzi e di uno stile di vita a volte sregolato.

Prendersi cura di una corretta igiene del sonno dei bambini è importante, per tutelare la qualità della vita dei più piccoli così come dei genitori stessi. Con questo obiettivo la Società Italiana di Pediatria ha sviluppato un decalogo nell’ambito del progetto “Dormire bene per Crescere Bene” indicando alcune semplici regole:

  1. A nanna sempre alla stessa ora. Abituare il bambino ad addormentarsi sempre alla stessa ora è consigliato, adattando i ritmi della famiglia a quelli del bimbo e non viceversa.
  2. Il lettino è una certezza. È preferibile far dormire il bambino sempre nello stesso ambiente, che sia la sua cameretta o nei primi mesi la stanza dei genitori. Non farlo addormentare in ambienti diversi, come per esempio in sala sul divano.
  3. Separare pappa e nanna. A partire dai primi 2-3 mesi di vita il bambino è in grado di comunicare segnali di sonnolenza. È allora che è bene dissociare la fase di alimentazione da quella dell’addormentamento, staccando il bambino dal seno e mettendolo nel suo lettino.
  4. La pappa sempre alla stessa ora. Anche se il bambino va al nido cercare di mantenere gli stessi orari del pranzo, merenda e cena, adeguando i nostri orari ai suoi.
  5. No ai dispositivi elettronici dopo cena. Le luci dei device contribuiscono a ridurre la produzione di melatonina, l’ormone che favorisce l’addormentamento. Per questo è importante interrompere l’utilizzo di tablet, smartphone e televisore almeno un’ora prima di andare a dormire.
  6. Non esagerare con acqua e cibo. Meglio non dare troppo cibo o acqua prima di dormire, evitando il latte o altri liquidi compresa la camomilla durante i risvegli.
  7. Attenzione alla luce. Durante la notte ridurre il più possibile l’esposizione alla luce, mentre per il sonnellino pomeridiano mantenere la luce dell’ambiente.
  8. No agli zuccheri dopo le 16. No a tè, solo deteinato in caso, no a bevande contenenti caffeina e no alla cioccolata.
  9. Curare l’alimentazione. Dare priorità ai cibi contenenti triptofano, un precursore della melatonina, come carni bianche, pesce azzurro, verdure verdi, legumi e cereali.
  10. No al lettone. A partire dall’ottavo mese di vita è corretto abituare il bambino all’autonomia del sonno: dormire nel proprio letto è essenziale per la sua crescita.

 

Fonte:

https://sip.it/2019/03/15/un-bambino-quattro-soffre-disturbi-del-sonno-le-10-regole-doro-far-dormire-piccoli-piu-grandi-anche-mamma-papa/