In molti sanno bene quanti disagi possono causare: dolore al basso addome, difficoltà nell’urinare, bruciore locale e un generale senso di malessere. Le infezioni urinarie sono comunemente dovute all’ingresso di batteri – nella maggior parte dei casi Echerichia coli – nelle vie del tratto urinario, a volte favorite da un abbassamento delle difese immunitarie che può interessare sia adulti che bambini. Non molti sanno, invece, che in alcuni casi queste infezioni possono provenire da un’altra sede del nostro corpo: l’intestino.

Non è un caso, infatti, che le infezioni recidive del tratto urinario e la presenza di batteri nelle urine possano essere associate ad alterazioni nel muco e della permeabilità dell’intestino oppure a uno squilibrio della flora batterica intestinale detto “disbiosi”. Cosa lega, quindi, infezioni urinarie e alterazioni intestinali?

Certe anomalie nel distretto intestinale possono favorire il passaggio dei microrganismi “cattivi” del microbiota (come E. coli, Candida, Proteus e altri) dalla mucosa intestinale direttamente nel circolo linfatico che comunica anche con le vie urinarie, facendo così strada ai microrganismi verso il tratto urinario e provocando, talvolta, la comparsa di infezioni che se non curate correttamente tendono a cronicizzare.

Questi fenomeni rappresentano l’ennesima buona ragione per prenderci cura del nostro microbiota: come abbiamo approfondito in questo articolo, la flora batterica intestinale è coinvolta nella risposta immunitaria, per cui conservare l’equilibrio del microbiota è importante anche per il funzionamento delle nostre difese.

Per proteggerci, non dimentichiamoci il ruolo della vitamina D: principalmente prodotta dall’organismo grazie all’esposizione alla luce solare e in parte assunta con la dieta, questa vitamina è uno degli attori coinvolti nei processi immunitari – come abbiamo spiegato più a fondo in un altro articolo.

 

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