Ottobre è dedicato alle donne: come molti sanno, ci troviamo nel mese dell’anno in cui viene dato ampio spazio alla divulgazione di informazioni utili per aumentare la consapevolezza sulle malattie femminili e sulle misure per prevenirle e gestirle al meglio. Tra le tematiche inerenti, non è certamente tra le più comuni quella che coinvolge la flora intestinale: stiamo parlando del rapporto tra microbiota intestinale ed estrogeni.

Tra le loro molteplici funzioni, i batteri che popolano il nostro intestino hanno un ruolo anche nella regolazione ormonale. Non parliamo dell’intera flora intestinale, ma di una parte chiamata “estroboloma”, l’insieme dei batteri in grado appunto di influenzare i livelli di estrogeni nell’organismo. In che modo l’estroboloma svolge questa attività modulatoria? È presto detto: producendo un enzima fondamentale, la beta-glucuronidasi, il quale converte gli estrogeni nella loro forma attiva.

È bene ricordare che gli ormoni femminili non si limitano a regolare la maturazione sessuale e il ciclo riproduttivo della donna; sono anzi coinvolti in molte altre funzioni tra cui l’accumulo del grasso corporeo e la differenziazione degli adipociti, il turnover delle ossa e la replicazione cellulare. Si tratta quindi di sostanze di fondamentale importanza, che non possono prescindere da una flora batterica sana e in salute: in situazione di eubiosi, infatti, l’estroboloma riesce a garantire l’attivazione di una normale quantità di estrogeni. In condizioni di disbiosi, invece, l’attività della beta-glucuronidasi può subire alterazioni e con essa anche i livelli di estrogeno libero, contribuendo ad aumentare il rischio di sviluppare diverse situazioni “estrogeno-correlate”.

Obesità, osteoporosi, patologie cardiovascolari, disturbi del ciclo, policistosi ovarica, vaginiti, endometriosi, disturbi cognitivi: sono diverse le potenziali problematiche associate a carenze o eccessi di estrogeni, a loro volta connesse a situazioni di disbiosi, che le donne si possono trovare ad affrontare.

Come comportarsi, dunque? Al momento la ricerca non ha ancora fornito soluzioni per una regolazione diretta dell’estroboloma, ma un corretto stile di vita ci viene in aiuto: per le donne, così come per gli uomini, prendersi cura del proprio microbiota intestinale attraverso una dieta sana ed equilibrata è alla base di una vita longeva e in salute.

 

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