Nella maggior parte delle culture, il concetto di famiglia è alla base dell’organizzazione sociale. Non solo, il nostro modo di intendere la famiglia influenza e dà forma anche a come interpretiamo e viviamo altri aspetti della vita: non solo sociali, ma anche affettivi, relazionali, culturali, psicologici, politici.
Questo stretto legame fa sì che con l’evolversi di tali aspetti, anche il nostro concetto di famiglia può variare. E viceversa.
Cosa significa, dunque, “famiglia”? Come si sta evolvendo il concetto che la identifica e cosa vuol dire per la nostra società?

Per capirlo, il primo passo è partire dalla definizione del termine: secondo il dizionario Garzanti, famiglia è il “nucleo formato da genitori e figli, che costituisce l’istituzione di base della società”.
È una definizione chiara, in cui ci riconosciamo in tanti e che sicuramente rispecchia un gran numero di esperienze. Ma non tutte: oggi questa definizione non basta più a contenere tutti i casi in cui delle persone decidono di unirsi e convivere e si considerano, a tutti gli effetti, una famiglia.

Basta pensare alle famiglie assemblate, o composite, in cui sono presenti legami non consanguinei: un genitore divorziato, single o vedovo con figli, che si unisce a un altro genitore, a sua volta con figli. Oppure pensiamo alle famiglie costituite da una coppia, ma in cui non siano presenti figli per ragioni di necessità, di impossibilità o di scelta.

Negli scorsi decenni è entrato nel linguaggio comune, e ovviamente nella nostra percezione, anche il concetto di “famiglia di fatto”, che ha contribuito a slegare l’idea di famiglia da quella del contratto civile, del patto sociale sancito dal matrimonio. Negli ultimi anni, poi, l’idea di famiglia si è ulteriormente allargata, cominciando a includere anche realtà già di fatto esistenti, ma fino ad allora tenute ai margini: è il caso delle coppie omosessuali, nelle quali i figli, se presenti, possono essere biologici o meno. Altre casistiche, altre differenze rispetto alla definizione iniziale. Ma, senza dubbio, famiglie.

Che conclusione possiamo trarre da questa breve panoramica? Che con il trascorrere del tempo e l’evolversi della società, il concetto di famiglia si allontana sempre di più dal patto sociale regolamentato per trasformarsi in un’entità aperta, generata e definita come tale esclusivamente dalla libera scelta e dal reciproco desiderio di creare un legame affettivo e fisico stabile. La casa, infatti, intesa come luogo di convivenza comune, rimane uno degli elementi chiave nella nostra visione di famiglia.
Un altro elemento che è stato scardinato in questo processo, come abbiamo visto, è l’equazione famiglia = figli: la procreazione non è più un elemento determinante per la concezione di nucleo familiare e diventa una scelta libera e personale.

Cosa ci permette di identificare e definire il concetto di famiglia, dunque? Sicuramente la solidità e l’importanza del legame affettivo, a prescindere dalla presenza di un contratto sociale, e l’intenzione e il desiderio di protezione e di tutela gli uni degli altri. Elementi che sono certamente presenti nel caso di famiglie formate attraverso il matrimonio e in presenza di figli biologici, ma che si estendono a un numero estremamente più vasto di possibilità e situazioni.

Fonte: https://tuttopsicologia.com/tipi-di-famiglia-classificazione-caratteristiche-ed-evoluzione/